Chi siamo

Storia e organigramma

Più di 50 anni di storia alle spalle, 4 volte squadra “Campione d’Italia”, una Ettu Europe Cup, svariati altri premi nazionali e internazionali conseguiti dai nostri atleti sia individualmente che in squadra.
Sono i fatti che portano l’A.S.D. Marcozzi e l’a.s.d. Quattro Mori a essere un punto di riferimento del tennistavolo in Sardegna e una tra le più importanti realtà della scena sportiva nazionale.

La storia della Marcozzi comincia a Cagliari nell’anno 1972, nel popolare quartiere di Is Mirrionis, come emanazione agonistica della parrocchia di Sant’Eusebio. Mariano Cavagnino è il presidente della nascita e del periodo pionieristico, in cui il nome della società comincia a farsi conoscere nell’ambiente pongistico compiendo le prime “traversate” in territorio nazionale. Sono gli anni dei Pireddu, Cocco, Bistrussu, Cavagnino, Serra, & c., che portano in via Monsignor Piovella la serie B.
La svolta arriva con l’ingresso in società del nucleo storico della Marcozzi: Carlo Diana ne assume la presidenza e insieme a Mario Gabba e Fabiomassimo Ferrero, il tecnico di sempre, salutano l’oratorio dando una svolta più “professionale” al club, rinforzato in seguito dall’arrivo di Raffaele Curcio con cui si sviluppa la 4 Mori.
I mezzi economici assai limitati e la sede a dir poco precaria non impediscono la scalata ai vertici della serie A nazionale.
La pagina giocata della massima serie, dalla prima partita in poi, porta la firma indelebile del più forte giocatore sardo “all time”: quel Walter Degiorgi che nasce in un altro oratorio, alla Mamberti di San Lucifero, ma che poi diventerà il simbolo stesso della Marcozzi. Sull’asse tecnico Ferrero-Degiorgi si innestano le tante squadre: dai “locali” Logozzo e Urpis, ai primi “non indigeni” Sueri e Lonardi, fino al primo straniero vero e proprio, il croato Leo Amizic, oggi celebrato coach della Bundesliga, seguito dal filone cinese con Wang, poi Liu, quindi Yang Min, giunto a Cagliari sconosciuto, ma raccomandato dal serissimo Liu Yon Jan.
La seconda e decisiva svolta si ha con l’accordo di sponsorizzazione con l’Olitecnica, lo sponsor dei successi, che lega il proprio nome alla Marcozzi in un binomio che in tanti ancora ricordano.
Nel 1990 arriva a Cagliari il mito azzurro Massimo Costantini, recordman di tutti gli sport in quanto a presenze in nazionale, che in tre anni di milizia cagliaritana affianca Yang Min e Walter Degiorgi nel periodo di massimo splendore della società.
1990, Latina, spareggio Marcozzi-Arezzo: sul 4-4 (con tre punti di Yango ) Degiorgi supera Manneschi, allora numero 1 in Italia, regalando così il primo scudetto alla Marcozzi.
L’anno successivo, a Cagliari, il Ferentino strappa lo scudetto dalla maglia cagliaritana, ma nel 1992, a Livorno, con uno spareggio mozzafiato, ancora col Ferentino, lo stesso trio conquista per la seconda volta il tricolore.
Ma il club cagliaritano è ormai conosciuto e rispettato in tutta Europa e già negli anni precendenti aveva sconfitto il Budapest raggiungendo la semifinale della E.T.T.U. Cup, perdendo poi contro la corazzata Borussia Dusseldorf.
Un’altra svolta è storia di poco tempo fa; dopo una vita di peregrinazioni la Marcozzi finalmente trova casa con l’apertura del Palatennistavolo sviluppando così, oltre all’attività di vertice, un’intensa attività giovanile, amatoriale e di propaganda in ulteriore espansione. Il nuovo sponsor Alimenti Sardi, l’arrivo di Massimiliano Mondello, del russo Serghei Ilioukhine, del cinese Chen Yu Wei, il ritorno di Costantini, portano nel 2000 la conquista del terzo titolo italiano.
Nel 2001 la Marcozzi inizia il campionato da grande favorita, visto anche l’innesto di un nuovo cinese, Chen Jia, che prende il posto di Costantini.
Il campionato è una marcia trionfale verso la conquista del quarto scudetto, conquistato battendo in finale l’altra squadra cagliaritana del Tennistavolo Cagliari.
Nel 2002 nella squadra di A1 si hanno ancora delle novità con gli arrivi nell’isola di Umberto Giardina e Todor Kesov e con le partenze di Chen yu Wei e di Ilioukhine. Nonostante i grandi mutamenti, la Marcozzi arriva ad un passo dallo scudetto, perdendo solamente in finale contro la compagine mantovana del Castel Goffredo, dopo aver battuto in una incredibile semifinale il Tennistavolo Cagliari. Una grande soddisfazione in questo anno agonistico è arrivata dalla squadra di B1, composta da Costadin Kesov, Mauro Locci e Giampiero Melis, i due nuovi astri nascenti della società isolana.
L’anno successivo la squadra cagliaritana cede Giardina e Kesov per acquistare il numero 60 del ranking mondiale, il polacco Kusinski, inoltre opta per una scelta molto importante in prospettiva futura, perché lancia in prima squadra i due giovani pongisti sardi, che contribuiscono nel portare la squadra fino alla semifinale scudetto persa contro il Pieve Emmanuele.
Il 2004 è l’anno dell’addio a Mondello e Kusinski che vengono sostituiti da Crotti e Vlassov. Questo è un anno di transizione, con una squadra giovanissima che ha conquistato un sesto posto, per poi migliorarsi nei due anni seguenti ottenendo due terzi posti. Da segnalare nell’anno agonistico 2005/2006 l’arrivo di Stefano Tomasi, campione d’Italia con il Pieve Emanuele per due anni consecutivi, che insieme a Mattia Crotti, rispettivamente 23 e 24 anni, formano una coppia su cui la società getta le basi per i successivi campionati.
Dopo 25 anni consecutivi di A1 subiamo la beffa della retrocessione in A2 nel 2007/08.
Nel 2008/09 prontamente risaliamo nella massima serie con Sun Jiafei, Crotti e Stefano Curcio.
Da neo matricola nel 2009/10 raggiungiamo a sorpresa i play off con uno strepitoso Bohumil Vozicky, il ceco tutto cuore e atletismo, un altanelante Zhang Kuo, talento inespresso e un commovente Maxim Kuznetsov.
Ancora play off nel 2010/11 con Vozicky, Li Ke Wei e il rientrante Stefano Tomasi.
2011/12: schieriamo Li Weilong, Tomasi e Wozicky; è un anno travagliato con un cinese svogliato e Tommy fuori forma; finiamo al 5° posto. Inizia a brillare Carlo Rossi, Campione italiano Giovanissimi.
2012/13: un campionato monco in cui non ci sono retrocessioni; Tomasi, Baciocchi e Michael Oyebode chiudono al terzo posto. Rossi si conferma campione italiano anche nella categoria superiore ( Ragazzi) e Johnny Oyebode lo imita conquistando il titolo Giovanissimi.
2013/14: Liu Yi, Bisi, Baciocchi; chiudiamo secondi la regolar season, in semifinale ci sfugge di un soffio la possibile finale, sconfitti dal Carrara poi campione. Esplode il talento di Carlo Rossi che si conferma il più forte tra i Ragazzi, ma si laurea anche campione italiano 3a categoria ( a 13 anni è il più giovane della storia italiana); Baciocchi è campione italiano 2a categoria. Bisi perde la finale per il titolo italiano assoluto.
2014/15: annata double face: un disastroso nigeriano Onaolapo, un irriconoscibile Sabatino e un altanelante Rocca ci condannano alla retrocessione, resa indolore dalla cavalcata trionfale della squadra di A2 ( Oyetayo, Stefano Curcio e Carlo Rossi ) che promossi mantengono la Marcozzi in A1. Rossi è campione italiano allievi; Oyebode campione italiano ragazzi.
Ai Campionati Europei di Bratislava Rossi e Oyebode sono medaglia d’argento con la squadra nazionale cadetti.
2015/16: formazione quasi completamente esordiente in A1: prima volta per coach Sandro Poma (in panchina), prima volta per i napoletani Alessandro Di Marino e Maurizio Massarelli, con il solo Stefano Tomasi a garantire esperienza in massima serie. Si parte con l’ obiettivo salvezza e dopo un campionato esaltante chiuso al secondo posto in regolar season, perdiamo di un soffio la semifinale play off.
La giovanissima A2 di Zeng, Rossi, Pizzi e Oyebode ( 65 anni in quattro) è terza. Rossi è campione italiano allievi, Oyebode campione italiano 3a cat..
Carlo Rossi è medaglia di bronzo nel singolo cadetti ai Campionati Europei di Zagabria.
2016/17: esordio sulla panchina maggiore per Stefano Curcio e spazio in prima squadra per il baby Carlo Rossi con il nigeriano Kazeem, Tomasi e Di Marino; amara e immeritata retrocessione dopo un campionato altalenante.
La A2 di Omotayo, Oyebode e Pizzi sfiora la promozione, sconfitta di un soffio da Città di Castello. La stessa formazione umbra non si iscrive alla A1 e manteniamo così entrambe le formazioni in A1 e A2.
La B2 di Marco Poma, Edoardo Loi, Massimo Ferreo e Marco Sarigu (con lo zampino decisivo di Curcio in versione atleta), domina il campionato guidata magistralmente da coach Sandro Poma.
2017/18: ancora un saliscendi A1-A2, Omotayo, Rossi e Piciulin, chiudono settimi, ma la massima serie è conquistata dal team di coach Poma: Tomasi Kazeem, Oyebode e Cappuccio, strappano la promozione vincendo la A2. La B1 è quarta con un ottimo Poma Marco, Ferrero, Sarigu e Loi.
2018/19: La squadra Juniores è campione d’Italia; Carlo Rossi è campione italiano junior in singolo e doppio con Oyebode; Carlo è anche Campione italiano 2° categoria in singolo e doppio misto.
L’ A1 di  Kazeem Oyebode, G. Piciulin, è retrocessa in A2.
2019/20: Due squadre in A2 nell’ anno che il Covid rende monco.
Maxim Kuznetsov, Shola Oyetayo e Stefano Tomasi, sono in seconda posizione al momento della sospensione e ci riportano in A1.
Kazeem, M. Poma , Mattia Contu e Stefano Curcio mantengono la A2.
2020/2021: Campionato anomalo in periodo Covid a undici squadre.
Diogo Carvalho, Mikail Paikov, Antonino Amato, Kazeem, Bastien Dupont, terminano al sesto posto con una tranquilla salvezza. La A2 di Kuznetsov, Oyetayo, M. Ferrero e S. Curcio, è terza.
2021/22 Antonino Amato, Jorge Campos, Tommy Giovannetti, Denis Ivonin. 3° play perde con Messina.
2022/23 Amato, Campos, Ivonin, Mendes Pande. 4° play   perde con Carrara.
2023/24 Brodd Manhani, Sun, Campos, Vallino: 5°posto.


Organigramma

Asd Marcozzi

  • Presidente: Raffaele Curcio
  • Vicepresidente: Giuseppe Rossi
  • Consiglieri: Carlo Diana, Valter De Giorgi
  • Segretaria: Annarella Gabba

Asd Quattro Mori

  • Presidente: Mario Gabba
  • Vicepresidente: Giorgio Aprile

Asd Cagliari Tennistavolo

  • Presidente: Mario Piroddi